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diapasonSi può vincere o non vincere: alla fine, non è così importante. Comunque di recente abbiamo visto, nel giro di una settimana, due vittorie in talent show che, più o meno direttamente, hanno a che fare con la musica e con la Chiesa.

Qualche giorno fa attendevo di prendere un aereo allo scalo di Hong Kong, quando il mio sguardo si è fermato sul tablet di un giovane cinese intento, in tarda serata, a gustarsi online l’esibizione di suor Cristina Scuccia, la quale poco dopo avrebbe vinto l’edizione 2014 di The voice of Italy.
Non ho nulla contro una suora che canti in Tv, ma sono convinto che la vittoria non sia arrivata del tutto per meriti canori – tra i finalisti non mi sembrava la voce migliore – ma soprattutto per il suo essere suora, a suo modo spavalda quanto basta per misurarsi con le canzoni pop e una platea di pubblico e giudici increduli e divertiti. Bisogna ammettere che lo spettacolo, del tutto commerciale, era però perfetto, confezionato senza sbavature, con un ritmo incessante privo di tentennamenti e indecisioni, almeno nei minuti che ho potuto vedere.

Solo il giorno dopo, il venerdì, è andata in onda la finale della Gara della Canzone di noi, talent show dedicato ai gruppi corali, trasmesso da Tv2000, la rete televisiva che fa capo alla Conferenza Episcopale Italiana. Nonostante fosse l’ultima puntata, lo spettacolo ha mostrato le stesse incertezze delle puntate precedenti, con silenzi, incomprensibili pause di ritmo, esitazioni nella regia e un clima in po’ troppo da cena in famiglia.
Tuttavia il coro vincitore Diapason m’ha stupito davvero: di grande valore, dal bel timbro, molto equilibrato nelle parti, con voci giovani e sorridenti, desiderose e felici di cantare. Il maestro Fabio De Angelis è un ottimo musicista, esperto nella condotta del coro, nella scelta del repertorio e con un gusto raffinato per gli arrangiamenti, molto spesso sue originali elaborazioni.
Anche una ninna nanna piuttosto povera e ripetitiva come Per te di Giovanotti, è divenuta attraente, piacevole e quasi sorprendente.

C’era più musica nella vittoria del coro Diapason che in quella di suor Cristina, ma quel che è evidente e non è una novità, è che nella Chiesa italiana oggi si cerchi il successo televisivo, anche attraverso il talent show.
D’altra parte, è altrettanto evidente che la Chiesa cerchi la musica, anche fuori dai suoi ambiti specifici. Questo ci fa riflettere e ci conforta un po’.

Il Coro Diapason nella canzone Per te di Giovanotti.