Sabato sera al Concerto previsto per celebrare l’Anno della Fede, l’atteso Papa Francesco non si è recato, preferendo rimanere al lavoro nei propri uffici. Una poltrona bianca e vuota al centro della sala è un segno forte per tutti i musicisti e soprattutto per i musicisti di Chiesa.
È evidente un disagio e una posizione netta nei confronti di quanto la musica porta con sé di pura esibizione e di sfarzo. Il messaggio, però, nella sua interezza, non è ancora chiaro e attende qualche ulteriore precisazione che, siamo certi, in qualche modo arriverà. Ci chiediamo se sia solo l’elemento esteriore e mondano del concerto a creare difficoltà, oppure è l’espressione musicale per se stessa, del tutto insignificante di fronte ai bisogni primari dell’uomo.
In attesa di ulteriori risposte, i musicisti di Chiesa sono chiamati a riflettere e a essere pronti a un passo indietro, un altro ancora, se ciò verrà richiesto.
Da parte nostra, questo episodio non potrà scalfire anche un’altra fede tutta terrena: la fede nella musica. La musica che è capace di svelare il manto di ciò che è sensibile e rivelare all’ascolto ciò che c’è di vero, capace di elevarci oltre la superficie e farci toccare limiti elevati, capace, da tempo immemorabile, di aiutarci a pregare.
Inquietante!
La notizia sembra avere avuto qualche riscontro ulteriore. Si veda almeno:
Sei tremendo!!!
Potresti fare l’opinionista (intelligente) in TV…
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