Null’altro attrito leviga gli spigoli
a una vita incrociata ai suoi doveri
che una serie di note ammaestrate:
sottile segna il tempo che m’avanza
modulando procede umida inonda
stretti cunicoli arsi ed assetati.
Rapida corre agl’intimi precordi,
li sento risuonare in simpatia,
irresistibilmente mi commuove
e canta, nel deserto desolato
imploro: canta, canta ancora canta
come nei giorni della giovinezza!
NT
Intimo e crepuscolare, con un tocco leopardiano nell’armonia dei versi. Il mio commento è assolutamente impulsivo, non accademico.